Conosco Cori Amenta da tantissimi anni e sono legato a lei da un rapporto di profondo affetto e stima immensa, anche se le strade della vita ci hanno un po’ allontanato ultimamente non posso non ricordare i tanti momenti vissuti insieme, come ad esempio le settimane della moda a Milano in cui ci perdevamo sempre in tantissime chiacchiere fra gossip, riflessioni più o meno profonde sulla vita e commenti infiniti sullo stile e sul designer. Cori è una persona piena di iniziativa, creativa e capace di avere uno sguardo profondo sul mondo e sul prossimo, di unire intelligenza, simpatia e leggerezza, senza mai scadere nella più banale superficialità. Nel tempo quello che mi ha colpito di Cori è stato come la sua creatività è riuscita ad esprimersi in molti progetti diversi, tutti interessanti e affrontati con professionalità, competenza e sempre molto glam Ho deciso di dedicare a questa mia meravigliosa amica le mie “4 domande”.

Il sistema moda negli ultimi anni sembra cambiato molto.
Visto che da un po’ lo frequentiamo e osserviamo, mi incuriosiva sapere in cosa secondo te è cambiato in meglio e in cosa è invece peggiore?
Il sistema moda è totalmente cambiato, prima era basato sul concetto di esclusività e personalità, adesso è diventato globale e vuole piacere a tutti i costi nei quattro angoli del pianeta, a discapito della creatività dei designer e dei personaggi che ne fanno parte.
Prima inseguivamo le top models all’uscita della Fiera Campionaria di Milano, mentre adesso anche una ragazza che non supera il 1 metro e 70 può sentirsi supermodel, perché ha milioni di followers sui social.
Le maison prima creavano abiti e accessori epocali, che indossiamo ancora, e i nuovi continuano a produrli leggermente riadattati al gusto imperante, ma ormai puntano tutto su cover per telefono logate, zainetti e berretti. Direi che è cambiato tutto! Prima amavamo Linda Evangelista, adesso andiamo pazzi per le Kardashian, tutto mi sembra diventato molto più cheap, forse anche più volgare.

La tua creatività negli anni ha trovato molteplici espressioni, sei stata e sei ancora stylist, designer, dj.
In cosa ti riconosci di più? Di cosa sei più fiera? E cosa hai imparato di importante in tutti questi lavori?

Il mio lavoro è parte integrante della mia vita e soprattutto della mia crescita personale.
Ogni lavoro, seppur legato da un fil rouge, rappresenta la mia voglia di sperimentazione costante, di esplorare idee nuove. Ho sempre cercato di lavorare divertendomi, quindi mi ritrovo – ancora – spessissimo a scegliere ed assemblare abiti per shooting o campagne, a suonare, a disegnare scarpe e, dulcis in fundo, ma non meno importante per me, disegnare le “Teste di Cori “, vasi che partendo dalla più antica tradizione siciliana, vengono trasmutati in pagina di un mio diario magico in cui mi racconto, mettendoci letteralmente la faccia. Amo, e non so se lo sapevi, anche ristrutturare case, che ovviamente raccontano una storia.

In una tua intervista hai detto che anche grazie al tuo recente lavoro nella creazione della tua versione delle tipiche teste siciliane hai in qualche modo riscoperto le tue radici.
In cosa ti senti più milanese, in cosa invece ti senti totalmente siciliana? Come traspaiono le tue radici nel tuo quotidiano?

In parte ho già risposto nella precedente domanda, ad ogni modo, nonostante io viva da oltre metà della mia vita a Milano, mi sono sempre sentita una siciliana a Milano, non una milanese di origini siciliane, non perché non mi trovi bene, anzi, soltanto perché ritengo che il mio dna sia legato alla mia meravigliosa Noto.
A Milano ho imparato la puntualità e la costanza sul lavoro e nella vita, da Noto mi porto come uno zaino quel senso malinconico e un po’ nostalgico tipico della mia Terra.

Quali sono oggi le tue figure di riferimento e perché?
Ho sempre amato il carattere delle persone, non amo chi diventa ICON solo per i followers, e amo profondamente l’universo femminile. Devo farti dei nomi? Sophia Loren e la sua appartenenza a Pozzuoli, Marilyn Monroe e la sua malinconia, Grace Jones per la sua androgina eleganza, Meryl Streep per il suo camaleontico talento, Frida Kahlo e il suo rapporto con l’amore e la sofferenza, Oriana Fallaci e la forza delle opinioni, Rita Levi Montalcini per la sua intelligenza. E se vuoi te ne posso indicare altre 10!

Cori Amenta